Siamo pronti per ricevere gli ordini, abbiamo a disposizione tutti i prodotti tranne la passata.

Da un paio di giorni abbiamo finito la potatura degli ulivi, adesso dobbiamo incrociare le dita per scongiurare eventuali gelate. #olioextraverginediolivaitaliano

Nel mentre tra pulizia del grano e decorticatura del farro per farina e pasta stiamo preparando il terreno per l’orto e per i pomodori.

Il progetto del recupero di uliveti abbandonati ci sta sfuggendo di mano; sempre più persone ci chiedono di gestire i terreni, sia per la cura che per il metodo biologico che abbiamo sviluppato a dimostrazione che coltivare senza diserbanti e nel rispetto della terra è possibile.
Molto spesso sono anziani contadini che per non vedere vani gli sforzi e il lavoro di coltivazione di queste bellissime piante, decidono addirittura di donarcele.

Alcuni di questi uliveti sono dei veri e propri giardini. Pensate che in un uliveto di 100 piante abbiamo contato circa 25 alberi da frutto, di cui tutti di varietà diverse (pera d’inverno, che puoi conservare e mangiare fino a marzo, pera di san pietro, piccolissima ma dolcissima come il miele..gelsi, nocciole, albicocche , mandorle, etc), oltre a siepi di lilla, biancospino e prunus.

Con tutta questa biodiversità lavorare è davvero stimolante, e conservarla ci fa sentire custodi del territorio.

All’inizio di quest’avventura molti contadini ci definivano foll e visionari, oggi ci apprezzano e hanno preso spunto, impugnando il seghetto.

La nostra è una piccola rivoluzione, ma unita a tante altre rivoluzioni, può portare davvero ad un cambiamento.

Grazie a tutti voi che credete in questa banda di pazzi.

Un saluto da Antonio, Arfang, Giovanni e Tonio della #viadeicontrabbandieri